Giovanni Battista MERANO (attr.)

Genova, 1632 – 1698

MADDALENA IN ESTASI

Olio su tela

83×79 cm.

Monogramma GBM al retro 

Giovanni Battista Merano, Figlio di Nicolò e Anna Maria, di cui si ignora il casato, nacque a Genova il 19 sett. 1632. In un suo testamento del 1663 risulta coniugato con Bettina (Battina) Scaglioso da cui ebbe un unico figlio, Gasparo, ancora minorenne nel 1687. Pittore a olio e a fresco, il M. si formò nelle botteghe genovesi di Giovanni Andrea De Ferrari prima e di Castello e di Giulio Benso poi. Tappa fondamentale del percorso di formazione del giovane M., e anche nodo cruciale della sua carriera, fu il viaggio a Parma, sulle orme di Castello, per studiare il Correggio e il Parmigianino.

La Maddalena in estasi presenta uno schema tipicamente barocco, è centrata in un paesaggio naturale colorato da una luce serale arricchita dagli ultimi raggi del sole al tramonto. La Maddalena, figura biblica complessa e controversa, diventa un soggetto privilegiato, offrendo agli artisti la possibilità di esprimere la loro creatività e la loro sensibilità. A Genova, in particolare, la Maddalena viene spesso rappresentata come una donna di grande bellezza, ma anche di profonda spiritualità. Gli artisti genovesi del XVII secolo, come Giovanni Andrea De Ferrari, si concentrano sulla sua figura di peccatrice pentita, enfatizzando il suo dolore e la sua redenzione. La Maddalena viene raffigurata con i lunghi capelli sciolti, simbolo della sua femminilità, e talvolta con un teschio o un crocifisso, simboli della sua conversione e della sua fede.